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da sinistra il Dott. Colombi, l'assistente nazionale ACR Don Dino Pirri e Don BulgarelliPensando ad un seminario nazionale si pensa subito a qualcosa che assomigli ad una cerimonia a cui ci si siede ad ascoltare qualcuno di irraggiungibile, riguardo questioni calate dall’alto. Invece partecipando a questo ritrovo, ci siamo subito accorti di essere a casa, sebbene fossimo lontani 500 km da Crema! L’ambiente che abbiamo respirato fin da subito era quello di essere lì tutti per lo stesso motivo: crescere e conformarsi nella fede ad immagine e somiglianza di Cristo “con letizia e semplicità di cuore”. Appena arrivati, infatti, un gruppo di educatori ci ha subito accolti come se ci conoscessimo già da tempo, lasciandoci tra lo stupore del gesto (quando ci mostriamo così calorosi e ospitali con persone sconosciute??!!), ma aumentando in noi l’entusiasmo per l’evento.

 

La prima parte del seminario ha visto come relatori il sociologo Dott. Massimiliano Colombi e il direttore dell’ufficio catechistico di Bologna Mons. Valentino Bulgarelli. In questo pomeriggio denso di contenuti, sono state trattate le tematiche della comunità, interrogandoci sul significato profondo che essa può assumere nei diversi contesti socio-culturali, e la logica della passività, intesa come lasciarsi amare autenticamente da Dio. E’ stato possibile seguire tutti questi interventi anche da un centinaio di persone di tutta Italia grazie alla messa in onda di “Radio Sherwood”. I Vespri hanno poi saziato la nostra fame spirituale, prima che le parrocchie della diocesi di S. Benedetto ci deliziassero con una gustosa cena all’oratorio!

È stato impressionante come una semplice serata di gioco sia stata teatro di uno scambio di relazioni tra giovani e adulti provenienti da tutta Italia, mettendo in gioco il proprio essere educatore ACR in tutte le sue sfaccettature; ciò è stato possibile per la voglia di mettersi in rete tutti allo stesso livello.

Quale miglior inizio per il secondo giorno di lavori se non una Santa Messa domenicale celebrata dal Vescovo della diocesi di San Benedetto Del Tronto? Dopo la celebrazione si è aperta una “tavola rotonda”, dove abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano alcune realtà concrete grazie alla testimonianza di alcuni presidenti, responsabili e assistenti. Durante lo spazio dedicato al confronto, abbiamo percepito come alcune nostre difficoltà e punti di forza siano comuni ad altre comunità diocesane.

Di forte impatto sono state le conclusioni della responsabile nazionale ACR Teresa Borrelli: ha rimarcato che prima di tutto noi siamo persone che crediamo e abbiamo scelto di vivere nell’AC la nostra fede in Cristo. Come educatori ACR, siamo a servizio dell’Iniziazione Cristiana, accompagnando i ragazzi nel loro cammino di fede e aiutandoli a vivere i Sacramenti pienamente nell’amore di Gesù.

Oggi ci portiamo a casa tanto entusiasmo, arricchiti di corposi spunti sui quali riflettere e puntare per migliorare la nostra associazione diocesana, con la consapevolezza che Crema non è la sola a puntare in alto ma è in rete con le altre diocesi della Lombardia e d’Italia.

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